L’arte di essere presenti: a tu per tu con Noel Gazzano

Performer, pittrice, poeta, Noel Gazzano è un’artista che mira a stimolare cambiamento sociale attraverso un approccio creativo unico e versatile. L’abbiamo incontrata per farci raccontare il senso dell’essere donna ed artista oggi, interrogandoci sui significati della resistenza culturale che le sue opere gridano con forza e delicatezza.

 
«Oggi come esseri umani dobbiamo praticare una enorme resistenza per difendere la nostra sensibilità, la nostra profondità e la nostra complessità. In una parola, la nostra umanità». (Noel Gazzano)

Esiste un’arte capace di uscire dai confini statici dell’individualismo per diluirsi in una essenza profondamente comunitaria, una rappresentazione figurativa dell’io collettivo che racconta di un frammento di ognuno di noi. Questa forma d’arte, divenuta ancor più preziosa nell’era della consacrazione sociale dell’ego, si fa portatrice e testimone di una visione della realtà differente, anticonformista, provocatrice, ribelle, lasciando trapelare uno spicchio di universo ancora lontano da venire ma già presente negli occhi e i pensieri di chi lo vive.

Ogni performance, rappresentazione, briciola è un mattone di fango crudo lasciato a seccare alla luce del primo sole, un passo in avanti nella costruzione di una collettività uguale e nuova, ferma nella consapevolezza della propria complessità eppure alla ricerca di modelli diversi per narrarla. Gli artisti e le artiste che praticano questa forma d’arte non si accontentano della semplice estrinsecazione di un sentimento soggettivo, ma mettono in atto un lavoro certosino e maieutico di costruzione empatica, inseguendo il risveglio di una coscienza realmente comune attraverso la riflessione, la cura dell’attimo, l’esposizione della fragilità. Sono portavoce di un percorso condiviso per tornare ad essere presenti e presente.

Noel Gazzano, antropologa, performer, nata a due passi dal mare ligure da padre statunitense e madre italiana, fa parte senza dubbio di questa ristretta cerchia. Visionaria, irriverente, versatile, nella sua comunicazione con il pubblico offre la chiara impressione di non cercare un’estetica elitaria, inaccessibile, ma al contrario di presentare il risultato della propria ricerca introspettiva come la rappresentazione di un universo emotivo condiviso, aperto, diluito nell’altro. Si tuffa senza paura nelle acque spesso torbide dell’attualità per estrarne l’essenza profonda dell’”esserci”, momento e spazio soggettivo inteso non come mera presenza esteriore ma come percorso di coinvolgimento biologico e psichico profondo.

Noel Gazzano - Arianna Reloaded
Noel Gazzano in “Arianna Reloaded”, performance presso il Forte dell’Annunziata di Ventimiglia, in occasione della “Giornata del Contemporaneo” di Amaci, 2019. Foto di Claudio Gavioli.

Ogni sua opera appare come una spinta a lasciarci condurre tra le pieghe della nostra complessità e frantumare le pareti incenerite dei pregiudizi figli del tempo. La sua è una ricerca instancabile di quella scintilla antica e primordiale che ci ricorda l’essenziale verità di essere ben più di quanto avvertiamo tramite i sensi.

Ho avuto il piacere d’incontrarla virtualmente, via Skype, ad un oceano di distanza. Doveva essere un’intervista sul senso dell’arte oggi, si è trasformata in una conversazione senza freni su cosa vuol dire essere resistenti, su come reagire alla torpidezza di questo presente ingessato, imbavagliato nella rigidezza di modelli liquidi, sulla ricerca individuale di uno stile di vita che ci renda realmente presenti e, soprattutto, coscienti di cosa questo significhi. Tra le parole scambiate aldilà dello schermo, abbiamo scoperto la presenza di un orizzonte comune capace di farci sentire incredibilmente vicini nonostante le sei ore di fuso orario a separarci.

Noel ci racconterà il suo essere donna, figlia, artista, in una serie di “dialoghi con l’artista” che usciranno bisettimanalmente all’interno della sezione Arte Resistente del nostro giornale, uno spazio intimo e pubblico allo stesso tempo dove dare parole alla sua attività creativa ed al rapporto che questa crea (e disfa) con la realtà circostante.

Come artista “sociale”, interessata a generare una polarizzazione del dibattito pubblico su temi collettivi e a definire il senso moderno dell’essere comunità, Noel incarna una rappresentazione limpida del sentimento di resistenza all’interno dell’arte. Resistenza intesa come atteggiamento  di lotta pacifica contro l’apatia, la superficialità, la violenza, lo stereotipo e la mercificazione. L’obiettivo della collaborazione è tutto qui: attraverso il racconto dell’esperienza artistica di Noel, insieme, vogliamo fornire spunti ai nostri lettori e lettrici per scoprire il presente con nuova sensibilità, scardinando i meccanismi sociali che spesso ci rendono inconsapevoli di fronte alla complessa profondità dell’essere qui, ora, insieme.

Ogni incontro sarà incentrato su un’opera o una performance differente, scelta con cura per abbracciare diversi ambiti della ricerca creativa. L’abuso, la relazione con la natura, il ruolo della donna, la percezione della diversità… ogni argomento fornirà uno spunto ulteriore per accendere una scintilla di riflessione interiore e quindi ragionare insieme su cosa stiamo costruendo come società.

Noel Gazzano - La fine di un'era
Noel Gazzano in “La fine di un’era”

Noi siamo incredibilmente felici e onorati di averla tra le nostre pagine. In fondo Noel rappresenta l’essenza stessa di quello che tentiamo di fare quotidianamente con Aware: essere motore di cambiamento attraverso un processo, lento e costante, di abbattimento di tutto ciò che contribuisce ad anestetizzare il fascino semplice del nostro essere complessi. Insieme, cerchiamo di creare un percorso di ricerca, interiore e collettiva, che miri a scoprire cosa significa e come possiamo, oggi, essere petali di saxifraga, il fiore resiliente che cresce nella durezza della roccia, simbolo del nostro movimento e del nostro lavoro.

Non vediamo l’ora d’iniziare questo viaggio. Non sappiamo ancora bene dove ci porterà ma di sicuro il lasciarsi cullare dalle onde dei suoi racconti ci farà cadere più in là delle nostre pallide certezze. Un tassello di cera nel mosaico di un presente nuovo e allo stesso tempo antico.

Immagine in evidenza: L’insopportabile contraddizione, performance di Noel Gazzano per dire NO alla Puglia dei veleni. L’artista ha camminato 100 km a piedi, da Brindisi a Taranto, spingendo una barella tra campi e industrie. Foto di Federica Antonelli.

Per iniziare a conoscere Noel, vi rimandiamo al suo sito ufficiale e alla sua pagina Facebook.

Non perderti nemmeno una briciola di bellezza resistente.