Se per un giorno gli uomini sparissero

Vorrei iniziare questa riflessione femminista, che tratterà di temi come rispetto, libertà e paura, con una domanda. Non è una domanda complessa, filosofica. Ma è una domanda di quelle semplici. A volte la semplicità delle cose ci mette di fronte alla verità. Dove spesso alcuni quesiti ci trascinano in impervie convoluzioni di idee, dibattiti, paradossi, la semplicità ci ripulisce dai dubbi.

Molti sostengono che ad oggi la lotta femminista sia inutile, priva di fondamenti, specialmente nel mondo occidentale. Infatti, secondo alcuni uomini, in Europa e nel nord America le donne hanno addirittura più privilegi rispetto agli uomini stessi. Alcune donne, leggendo ed ascoltando queste idee finiscono addirittura per crederci e giustificare questo tipo di riflessione.

Assolutamente, il maschilismo è un problema radicato e che intacca anche la quotidianità degli uomini. Non è una cosa da mettere in dubbio. Ma su chi pesa veramente di più, se prendiamo in considerazione un pilastro della dignità umana, ossia la libertà? La risposta la si può trovare. Fate a qualsiasi donna questa domanda, LA domanda, semplicissima, che guida questo articolo: cosa faresti se gli uomini sparissero per un giorno?

Mentre scorrevo nel mio feed Instagram, tempo fa, mi sono imbattuta in un post che mi ha lasciato un segno. La pagina femminista chiamata @girlsagainstoppression aveva chiesto in una storia alle donne proprio questa domanda, ossia cosa farebbero se gli uomini per un giorno sparissero. Successivamente hanno raccolto le testimonianze in un post, proprio quel post che mi è capitato sotto al naso. Le risposte mi hanno fatta sentire capita.

Mi sono posta questa domanda in prima persona. Ci sarebbero tante cose che farei. La prima fra tutte sarebbe uscire di casa da sola vestita come mi piace. Sembra assurdo, ma è così. Vorrei mettere quella gonna che sta prendendo polvere nell’armadio, che disegna le mie forme e le risalta. L’ultima volta che l’ho indossata ed ero da sola, ho subito il classico catcalling. Non mi importa se alcune donne lo trovano lusinghiero (sì, ce ne sono). Io mi sento esposta. Un pezzo di carne al mercato che viene valutato da affamati clienti.

Un’altra cosa che vorrei fare è andare a camminare in piena notte. Molto spesso quando è buio i miei pensieri si accendono e mi piacerebbe portarli con me all’aperto, lungo le vie deserte del mio paesino. Purtroppo non posso. Nonostante io sia una convinta femminista, che crede in se stessa e nella sua libertà, ho paura. Perché dietro ad ogni angolo buio potrebbe nascondersi una minaccia. Se già in piena luce avvengono stupri, cosa posso aspettarmi dall’oscurità? Dovrei uscire, magari essere stuprata, per poi sentirmi dire che me la sono cercata uscendo sola di notte?

Sempre di notte, vorrei dormire sotto le stelle. Prendere un telo e portarlo al parco e semplicemente addormentarmi guardando la grande volta. Ma è troppo pericoloso. Come lo è andare a fare escursioni da sola nei boschi o posti poco frequentati, anche in pieno giorno. Mi godrei la spiaggia con addosso il mio bikini senza sentirmi gli occhi addosso e senza essere molestata. Se gli uomini sparissero per un giorno mi godrei veramente la natura. La notte, le stelle, i boschi. Senza sussultare ad ogni fruscio. Senza guardare con la coda dell’occhio se l’uomo che mi ha superata camminando ha invertito il senso di marcia per seguirmi.

Andrei anche a ballare. Sola o con le amiche, non importa. Ballerei fino a crollare, e senza dover scappare da una sala all’altra perché degli uomini ti seguono, ti palpano appena ti giri, ti coprono di parole non desiderate che ti si appiccicano addosso sporche come mosche. Semplicemente ballare per divertirsi. Vorrei stare in una discoteca semplicemente come una persona che si diverte, e non come esca per gli uomini. Non illudetevi, se una discoteca fa pagare meno le donne non è per farci un favore, ma per farci venire in tante. Siamo le gazzelle che attirano i leoni. Leoni che pagano il prezzo pieno e fanno i veri incassi. In un mondo senza uomini, veramente femminista ed egualitario, potrei veramente divertirmi.

Berrei con le mie amiche. Berrei fino a ridere senza controllo, finché non mi sentirei più le mani. E saprei che tornerei a casa sicura, non importa quel che potrebbe accadere. In breve, mi sentirei al sicuro. E non quel tipo di sicurezza che si prova tra le mura . Ma quella sicurezza pulita, vera. Quella che ti fa sentire sicura anche di te stessa. Che ti fa sentire sicura delle persone che ti circondano e che ovunque andrai non dovrai più avere paura di chi ti sta intorno. Quella che ti fa sentire libera. Veramente libera.

Scorrendo il post di @girlsagainstoppression, scoprii che molte ragazze la pensano come me. Tra le risposte più gettonate alla domanda infatti troviamo “uscire di notte” “camminare di notte” “stare nella natura” “andare a ballare e bere con le amiche” “uscire senza spray al peperoncino” “indosserei quello che voglio” “semplicemente sentirmi sicura”.

Ecco ciò che voglio. Sentirmi semplicemente sicura. E libera. Le richieste portate avanti da queste donne, da me, da tutte noi non sono impossibili da soddisfare. Stiamo semplicemente chiedendo il diritto di essere libere di fare ciò che vogliamo senza rischiare di essere stuprate, uccise, attaccate, molestate. Molti uomini stanno ledendo questa libertà. Siamo così abituate a vivere in questo modo che delle volte nemmeno ci rendiamo più conto delle cose a cui rinunciamo quotidianamente in funzione della paura. 

Ora, conoscendo alcuni uomini, potrebbero alzarsi delle voci atte a sminuire questo discorso. Classiche frasi come “non tutti gli uomini sono così” o “anche gli uomini sono oppressi” sono le prime a levarsi. Le strozzo subito. Non tutti gli uomini sono così, ossia il famoso #notallmen, vi lava la coscienza? Magari non siete voi a comportarvi così in prima persona, ma avete mai fatto qualcosa per far finire questi comportamenti tossici? E se anche voi uomini siete oppressi come noi e con la stessa intensità, ponetevi una semplice domanda, LA domanda: cosa fareste se le donne sparissero per un giorno? 

Ragionando in termini di potere e sistemi, vi rendereste conto che nessuna donna vi sta limitando. Che, in larga misura, potete già fare quello che desiderate e che, in caso contrario, questa impossibilità non dipenderebbe in alcun modo dalle donne o da una fantomatica “supremazia femminile” che limita e blocca il vostro essere soggetti nel mondo.

E allora forse questo mondo avrebbe bisogno di un impegno condiviso al fine di abbassare al minimo la soglia di paura sperimentabile. Da tutt*. Nessun* esclus*

 

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