(a cura di Mellifrugo)
Eccoci con le Wunder Tandem, duo poliedrico composto da batteria (“Batterista” per amici e amiche) e organetto (“Kitty”), affiancato dalla guida onnipresente della loro manager (“Kitty the poodle” per chi vicino alla gang), che trascende qualsiasi barriera musicale e temporale.
Ci faranno viaggiare con loro in un mix di musica ed eclettismo (pop/funk/rock/punk/ e chi più ne ha più ne metta) durante il Festival delle Cose Belle 2025 nella serata di apertura di mercoledì 27 agosto al BioAgriturismo Valle dell’Om di Pietralunga (eh sì, ci piace iniziare col botto).
Le Wunder hanno una granitica componente DIY che va oltre qualsiasi tipo di categorizzazione di genere. Il duo infatti è un meta-progetto: musica, spettacolo, teatro, cabaret, gattini e oltre. E negli interstizi dell’anima fluo e leggermente nonsense, mostra anche un netto schieramento contro omofobia, razzismo, fascismo, specismo e colonialismo.
Le abbiamo intervistate per conoscere di più sulle loro sfaccetature e visioni della società odierna.
Ne è venuto fuori un frullato tutti gusti che spazia da Lady Gaga a Alice Walker, concerti insieme a Barbie nella Corea del Sud e rigurgiti anti-woke, e lascia presagire il Big Bang di coriandoli e glitter (bio) in arrivo nella prima serata del FDCB25.

Wunder Tandem è un duo ‘glitterato’ con una forte componente esplosiva che miscela i classici della musica pop con uno spirito punk, quasi circense. Avete un’artista, scena musicale e/o droga di riferimento?
Tenendo conto del fatto che Gattina beve solo acqua possiamo affermare, a dispetto di tutto, che anche l’ acqua può avere proprietà psicotrope (ma non ditelo al “Presidente” e alla sua gang se no ci tolgono pure quella).
Musicalmente siamo ingorde, ascoltiamo di tutto e non siamo mai sazie, una scena non basta!
Nell’intervista per Radio Frammenti, avete spiegato che Gattina, la vostra fisarmonicista, è scappata da un convento e non parla molto… Per caso è dovuto a quello che ha visto nel convento?
Chissà, chi può dirlo? Sarà stato l’incontro con Suor Squallida e il periodo di sguatteraggio in cucina (per chi non la conosce consigliamo di rispolverare l’indiscreto fascino del peccato di Almodovar).
Si può dire che il vostro progetto trascende completamente qualsiasi schema e forma canzone. Tuttavia, anche i momenti più inaspettati dei vostri show sembrano ben studiati. È così oppure date spazio totale all’improvvisazione musicale?
I mash up che suoniamo sono frutto di infinite contrattazioni e prove selvagge, quindi la struttura a cui si approda è chiara ma non ingessata.
Durante i concerti c’è anche spazio per l’ improvvisazione. Non sappiamo cosa potrà accadere e a volte dipende anche dal pubblico. O dall’ alcool. In ogni caso se una di noi decide di fare una cosa l’ altra è obbligata a seguirla (oppure no).
La vostra musica è un mix stroboscopico di cover e medley che viaggia nel tempo. Come mai non scrivete brani originali? È una scelta ideologica o semplicemente vi piace così?
Proviamo a fare le dj, ma con gli strumenti in mano, ci piace l’ idea di fare convivere nello stesso brano Lady Gaga e Diamanda Galas oppure Hildegarda von Bingen con i Tool e far ballare le persone al suono del pop più commerciale, ma anche dei Dam (gruppo hip-hop palestinese) o del rebetico.
È un’ epoca dominata dall’ AI e dall’ autotune ma il wunder repertorio è tutto suonato e cantato senza effetti, non c’è trucco non c’è inganno. Un po’ il solito dibattito: an-alogico o digitanale? Abbiamo anche brani originali ma ancora non li abbiamo proposti, in ogni caso non lo sentiamo come un obbligo, spesso brani originali sono meno originali di certi mashup… c’è spazio per tuttə.
Nel 2023 avete suonato al Gwangju Busking Worldcup in Corea del Sud! Come è stata la vostra esperienza e l’impatto con il pubblico in una cultura così differente? Avete altre date in programma all’estero?
È stato abbastanza assurdo, ma anche pazzesco. Ci piacerebbe tanto andare anche in Giappone e in altri paesi dell’ Asia.
A Gwangju è stato bello ma ci hanno anche censurato: le Barbie usate come mallett erano troppo violente secondo lo staff, mentre secondo noi suonano da dio e non saremo mai pari (comunque l’ ultimo giorno le abbiamo usate lo stesso e la gente sembrava tutt’altro che spaventata:) In generale è stata un’ esperienza troppo breve per trarre conclusioni sul pubblico coreano, speriamo di tornare presto! Siamo sempre felici di suonare all’ estero per capire il Wunder impatto fuori dall’Italia e fino ad ora l’accoglienza è stata fantastica ovunque.
Prossime tappe all’ estero: Spagna, Francia, Austria e Svizzera.
Spesso salutavamo il pubblico dicendo “Ci vediamo a Glastonbury” e poi siamo finite a Glastonbury davvero,quindi che dire? Ci vediamo a Tokyo!

In Italia, ora più che mai, la costante condanna al “politically correct” ha permesso il riemergere di mostri mai sopiti come la discriminazione e violenza nei confronti di minoranze etniche o di genere, anche in ambito musicale. Il vostro progetto come vive questo periodo storico? Avete mai pensato che la vostra musica e attitudine, possa essere uno strumento da contrapporre alla cultura anti-woke?
Forse ignoranza anti-woke 😉
Stiamo assistendo ad un ‘involuzione spaventosa e preoccupante che ci deve trovare ancora più ferm* e chiar* nella difesa innanzitutto dei diritti umani e della libertà personale. Ci si deve chiedere a chi fa comodo supportare gente che semina odio, razzismo, omofobia e deliri fascio/colonialisti.
In questo momento preciso ci sembra importantissimo sostenere Gaza e amplificare le voci sulle varie ingiustizie che avvengono in giro.
Alice Walker (scrittrice afroamericana, femminista e attivista politica) scrisse: Hard times require furious dances. Noi cerchiamo di essere più furiose che possiamo, ma visti i tempi non sarà mai abbastanza.
Ultimamente mi risuona spesso in mente la frase “Gli sbandati hanno perso” dal film Il Grande Lebowski. Penso che molte persone, incluso autorità politiche, condividano pienamente questo pensiero. Voi pensate sia così? Come rispondereste a questa gente?
You can’t eat the money baby!
Allelujah! Finiamo con la classica domanda marzulliana. Mercoledì 27 agosto ci farete ballare al Festival delle Cose Belle. Cosa ci dobbiamo aspettare: un bel trip platinato o disco miao senza confini?
Disco trip, danze sconquassate e costumi miao miao. Vi aspettiamo per ballare in maniera scomposta e compulsiva.