Una stanza tutta per noi | I temi di Aware

Consapevoli della marginalità che queste questioni rivestono ancora nel nostro Paese e della grave e talvolta mirata disinformazione che le riguarda, su Aware vogliamo occuparci anche di femminismi, tematiche di genere e LGBTQ+.
Lo faremo nella rubrica “Una stanza tutta per noi”, titolo con cui omaggiamo la celebre opera di Virginia Woolf, pietra miliare della letteratura femminista.

Il nostro sarà uno sguardo il più inclusivo possibile, sempre in rispetto alla natura orizzontale, trasversale e dal basso del nostro progetto.

Parleremo allora di stereotipi di genere e diritti delle donne, ma anche di maschilità, queer e diritti civili, presentandovi l’approccio del femminismo intersezionale e partendo sempre dal presupposto che “tutte le forme di oppressione sono tra loro connesse”. Questa consapevolezza ci libera dal rischio di particolarismi e stimola spirito critico, autoanalisi e un costante metterci in gioco nelle questioni di cui si tratterà, che sono poi quelle di tutti i giorni, di cui facciamo tutti e tutte esperienza. E sarà anche un esercizio di “empatia”, perché riconoscere le oppressioni che non ci toccano – e lavorare insieme per abbatterle – è compito difficile e richiede una disposizione speciale, un allenamento costante all’ascolto e all’incontro, altro presupposto per noi irrinunciabile.

Insieme proveremo anche a immaginare nuovi modi di pensarci uomini e donne (o nessuno dei due), riformuleremo il discorso sull’identità di genere a partire da noi, tentando di disinnescare quelle influenze, quei meccanismi culturali che plasmano le nostre vite e percezioni, il nostro modo di vivere il rapporto con noi stessi e gli altri, il nostro modo di amare, desiderare, stare in relazione.

Vogliamo affrontare tutto ciò insieme a voi, raccontandoci e lasciandovi raccontare le vostre storie di consapevolezza e il vostro vissuto. “Una stanza tutta per noi” sarà il luogo aperto, colorato e intimo in cui dubitare delle nostre certezze, disporci all’ascolto dell’altro/a, vivere la diversità da vicino, ma anche provare a conoscerci meglio.

Ne approfittiamo per dirvi che Aware è uno spazio dove tutti e tutte devono potersi sentire “al sicuro”, uno spazio inclusivo per tutti gli orientamenti sessuali e identità di genere, dove non c’è posto per omobitransfobia, misoginia, sessismo, discorsi d’odio di alcun tipo. Costruiamo “comune” e non divisioni, ché di disprezzo e dis-amore il mondo è pieno.

 

Non perderti nemmeno una briciola di bellezza resistente.